Come si dice a Roma "Arieccome"

28.01.2016 08:39

Sono ancora qui, sempre disoccupato e sempre in lotta con una burocrazia tutta italica dove nonostante loro abbiano tutti i certificati possibili ed immaginabili che comprovano le tua situazione cronica ti chiamano a visita per confermare che sei ancora invalido.

 

Ovviamente ho confermato che non avendo incontrato né San Pietro né Gesù e tanto meno Allah non ho ricevuto nessun tipo di miracolo e rimango sdraiato in attesa, non so di cosa o di chi, ma io aspetto speranzoso.

 

Per un periodo di riflessione mi sono preso la libertà di non scrivere, anche perché ho famiglia e il periodo delle feste e i ragazzi sempre intorno con un miliardo e duecento mila domande in un’ora non avevo la tranquillità per farlo. Non è che non ci siano stati momenti in cui avrei potuto farlo né, tanto meno, sarebbero mancati gli spunti, il finto governo è lì, il ministro del non lavoro ingrassa il primo ministro pazzeggia e mentisce, la Boschi non si dimette e la Madia dice stronzate, tutto esattamente come prima. Che noia.

 

Ammetto, mi sono preso un periodo di riflessione su come portare avanti questo mio progetto, il blog e tutta la mia vita. Mi piacerebbe ampliare questa cosa, farla diventare non solo un mio sfogo o punto di vista ma qualcosa di più costruttivo, più sagace, più interessante e magari pure in grado di darmi un’entrata finanziaria cosa che non guasterebbe data la situazione.

 

Ho visto con piacere che nonostante il silenzio molti hanno continuato a leggere, credo sia una buona cosa e ottima base di ripartenza. Di idee ne ho moltissime ma come con le foto (sono un ex professionista) poi le riguardo e penso che manca qualcosa, manca un punto luce una inquadratura più affilata.

 

Continuo nel ritenere che se non siamo noi disoccupati a prenderci in mano la situazione non troveremo mai una soluzione vera. Non esiste Linken o agenzia interinale in grado di riassorbire l’enorme numero di cacciati via dal sistema produttivo come non esiste ancora all’orizzonte un governo capace di produrre politiche industriali vere che rilancino un’economia provinciale in un mare ormai infinito e globale. Il Primo Ministro si fa testimonial della Ferrari ma la Fiat rimane l’unica casa costruttrice di vetture che non ha un modello ibrido in catalogo, come lo stesso governo salva banche che assomigliano più a sgangherate associazioni di ruba galline che non ad istituti finanziari.

 

Insomma tutto uguale a prima, ma sono io che ho intenzione di cambiare.

 

Grazie.

 

Vostro,

 

sempre incazzato, sempre disoccupato…. ed ancora insonne nonostante le pilloline…..

 

 

Claudio


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