Detto chiaro.
Detto chiaro.
In questi giorni ovviamente si legge e sente di tutto. Quanto accaduto e sta accadendo giustifica, anzi, impone prese di posizione e commenti.
Aver visto la morte di un numero enorme di persone in una città occidentale, una capitale europea ci indigna, ci fa soffrire, ci mette paura. Su questa indignazione, sofferenza e paura costruiscono scelte che altrimenti non verrebbero accettate. Così ecco una pioggia infinita di manipolazioni para-giornalistiche che deviano l’attenzione, piegano gli istinti democratici creano il mostro da abbattere.
Ad oggi il 52% della popolazione europea è contraria alla guerra dichiarata da Holland, diamogli tempo e carta da stampare ed in men che non si dica quella maggioranza diverrà una esigua minoranza. Intanto si chiudono stadi per allarmi bomba, si continua imperterriti nel descrivere un mostro che mangia bambini, stupra minorenni e fa supplì di cristiano bollito.
Quel che non viene ricordato è che l’unica soluzione alla crisi economica mondiale degli anni 20 fu la prima guerra mondiale che portò alla morte milioni di giovani, come unica soluzione all’avvento del nazifascismo, ovvio risultato delle scelte di politica estera Francese ed Inglese fatte alla fine di quella guerra, fu un’altra guerra mondiale quella volta vera guerra di civiltà ma che vide altri milioni di morti.
Le scelte politiche di un paese forte nei riguardi di uno più debole possono avere questo risultato di estremizzazione delle reazioni, radicalizzazione dei comportamenti e rifugio in dogmi religiosi o politici aberranti.
Unica risposta alla radicalizzazione del medio oriente ad oggi sono bombe che nel solo Iraq hanno prodotto un milione di morti civili come le centinaia di migliaia di morti in Afganistan ed in Siria.
Guerra di civiltà che copre l’incapacità occidentale di risolvere le proprie contraddizioni interne, la sua voglia ed esigenza di controllo delle fonti energetiche imponendo scelte di finta democrazia ed il proprio modello economico come unico possibile senza tener minimamente conto dei retaggi storico culturali delle popolazioni coinvolte. Le primavere arabe dissoltesi come nebbia al sole hanno lasciato solo radicalismi pericolosi, le bombe anglo francesi in Libia altro non hanno fatto che distruggere la precaria stabilità di quel paese.
In europa la vera guerra di civiltà la combattiamo noi disoccupati, la combattono i residenti in periferie abbandonate a loro stesse, la combattono gli i invalidi che non hanno alcun diritto realmente riconosciuto e difeso.
Il terrorismo si combatte difendendo ed accrescendo la libertà e la dignità di ogni essere umano.
Se l’occidente avesse investito la metà dei miliardi di dollari spesi in bombardamenti in infrastrutture, scuole, ospedali e cultura in medio oriente oggi avremmo più possibilità che guerre.
Vostro
Disoccupato-incazzato-insonne
Claudio