Imperterrito il carro va

13.11.2015 11:16

Imperterrito il carro va.

 

La disoccupazione è una brutta bestia, non solo ti rende improduttivo nel senso letterale del termine, ma ti erode la capacità di interloquire con il prossimo, ti isola.

 

Passi ore ed ore con te stesso immerso in social network iniqui perché strumento di ulteriori frustrazioni, assoggettati alla vita altrui ed alle altrui critiche scritte sotto forma di commento, dove punti di vista personali in quel luogo senza fisicità divengono verità assolute sparate a volto coperto.

 

Pensi e ti deprimi, vedi la vita prendere pieghe non volute a cui non hai modo di contrapporre la tua volontà. Vedi i tuoi rapporti interpersonali assottigliarsi e divenire la pena di un’anima senza più porti in cui approdare.

 

Unica positività è l’acuirsi dell’attenzione nei riguardi dei discorsi fatti da altri con cui interloquisci con i tuoi pensieri ma senza alcuna possibilità di parola, di vero contraddittorio. Positività effimera e senza senso, non ti aiuta a crescere, ti deprime ulteriormente.

 

Vedi altrui vite scorrere e le misuri alla tua vita. 

 

Senti discorsi senza senso comune che vengono sbandierati come soluzioni alle tue difficoltà ma tu, nella tua esperienza di disoccupazione, sai che sono scelte fatte da una parte a te nemica, avversa, che frappone la difesa dei suoi interessi particolari al benessere comune, alla ripresa del tuo ruolo produttivo.

 

Con queste modalità senti Debora Serracchiani, esponente del PD di rilievo, difendere l’innalzamento all’uso dei contanti a tre mila euro adducendo che in Italia il 15% della popolazione non ha un conto corrente bancario quindi così si stimola la ripresa. Tu seduto lì ascolti e sai che nelle tue tasche non avrai mai un mazzetto di banconote simile, sai che anche lavorando al nero non percepirai mai tre mila euro, sai che quel 15% di mancati clienti di banca altro non sono che persone senza stipendio regolare o regolarmente pagato. Sai che nessun datore di lavoro legale paga in contanti gli stipendi. Quella scelta governativa altro non è che una strizzata d’occhio ad evasori fiscali si, ma anche e sopratutto elettori di peso.

 

Ma il carro imperterrito va, la vita scorre le scelte vengono fatte in tuo nome ma contro i tuoi interessi. Ma la maggioranza assoluta dei disoccupati non si contrappone, rimane seduto davanti allo schermo, legge, ascolta e si inalbera, ascolta e si indigna, ma rimane sempre e comunque silente.

 

Credo sia arrivata l’ora che i disoccupati si rendano conto che per la maggioranza di loro, sopratutto se ormai quarantenni o oltre, non c’è vera soluzione tanto è vero che si inizia a discutere di reddito minimo garantito. Certo non dagli esponenti dell’attuale governo PD che non trovano risorse finanziare se non per Expo, ponti sugli stretti o banche compiacenti.

 

Credo che ormai sia arrivato il momento si alzarsi dalle sedie, di ricordarsi che prima di essere un numero, una percentuale disdicevole di senza lavoro, siamo esseri umani con diritti sanciti e difesi da leggi e costituzione. 

 

Vostro 

 

Disoccupato-incazzato-insonne

 

 

Claudio


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