Io disoccupato e la Sinistra Rivoluzionaria

21.08.2015 11:04

La solitudine d questi 10 giorni mi ha abbrutito.

 

Moglie e figli grazie al suocero sono a Bucarest a divertirsi, beati loro.

 

Io qui sono entrato in una routine tutta mia che dovrò abbandonare prima del loro ritorno.

 

Caffè e sigarette in mutande a girovagare per il web in cerca di Godot, la risposta, l’idea vincente. Quelle righe che fanno la differenza, quell’idea, ragionamento od altro che mi farebbe capire che qualcuno in un luogo lontano e selvaggio pensa e si fa portatore di istanze fondamentali.

 

Già perché è fondamentale riportare ad una vita produttiva qualche milione di persone. E’ fondamentale capire i cambiamenti che si verificano e cercare di esserne i timonieri. 

Nel mare in tempesta occorre un timoniere esperto, impavido che con coraggio decida in quale direzione andare. Un capitano Achab che cerca la balena bianca e la aiuti a trovare la sua strada non per ucciderla ma per renderla libera e cosciente di se stessa.

 

Sì la mia lunga disoccupazione somiglia a Moby Dick, un enorme pesce che vaga incredulo e disperso senza ne meta ne direzione. Incapace di ritrovare se stesso nel mezzo di un mare in tempesta. Incapace di decidere direzione e ragione nel suo infinito viaggio. Un viaggio che non è più ricerca ed avventura ma è inutile e fine a se stesso. 

Viaggiare per viaggiare senza un fine ne uno scopo non ha senso.

 

Ed io viaggio e percorro strade di un mondo virtuale dove tutto e tutti discutono ed hanno pareri che in alcuni casi posso anche condividere. 

Ma in questo mondo fatto di bit dove non vedi gli sguardi dei tuoi interlocutori, si sparla di accadimenti lontani ed ignoti. 

Si parla di internazionalismo e rivoluzione ma non hanno la ben che minima idea neanche del luogo di cui stanno parlando ne delle ragioni vere di quelle guerre. 

Si prendono posizioni e si fanno affermazioni scambiandosi post più simili ad aforismi che ad analisi serie e compiute.

 

Si maledicono governanti senza capire che essi sono burattini ed è il burattinaio che io devo trovare e combattere, io, la balena, ed il mio comandante Achab che alla fine nella mia fantasia estiva ed ubriaca siamo divenuti alleati, compagni di viaggio, combattenti.

 

In questo mondo diviene fondamentale parlare di un funerale esagerato e tragicomico di un mafioso senza capire cosa è la mafia e come pervade tutti i tuoi respiri ed azioni.

Si prendono posizioni su accadimenti Greci, ennesime elezioni, senza conoscere le vere ragioni che spingono un paese in svendita per chiusura nel’ interrogare se stesso in continuazione, affrontare le ovvie difficoltà con l’unico strumento vero rimasto ed utilizzabile, la democrazia. 

Al contempo non ci si rende conto che il nostro di governo ci ha già svenduti al miglior offerente, che non siamo più i proprietari ne della nostra nazione ne delle sue ricchezze. Non ci si indigna ne per la mancanza di risposte ne per le vere decisioni prese. 

Non ci si coalizza nella ricerca di soluzioni ma solo per affermare la propria differenza come se la differenza fosse rivoluzionaria.

 

Con queste modalità non si danno risposte alle milioni di balene come me. Non si dirige una società utilizzando queste tematiche, non si diviene classe dirigente ma club di insoddisfatti.

 

Si dovrebbe discutere di progettazione e direzione delle scelte industriali che il nostro paese deve fare per tornare ad essere produttivo. 

Si dovrebbe discutere degli strumenti necessari per l’aiuto che lo stato deve alle balene bianche per riportarle su rotte positive e costruttive. 

Piani per l’occupazione, scelte economiche ed industriali nostre e non palestinesi.

 

Per essere internazionalisti e rivoluzionari in prima cosa si deve essere in grado di dirigere la propria di società o si diviene una zavorra intollerabile per gli altri se non un clown di cui sorridere.

 

O sindacati e partiti rimettono al centro delle scelte politiche e sociali il lavoro o le balene dovranno trovarsi un’altra casa ove dirigersi.

 

 

Vostro

 

Disoccupato-incazzato-insonne

 

Claudio