Io, Loredana il sesso selvaggio e la disoccupazione.
Un tempo, 25 o 26 anni fa, ero sposato con una certa Loredana.
Oggi non posso dire con certezza di essere stato innamorato di lei, no, anzi.
Certamente le volevo bene ed ero profondamente legato.
Diciamocelo la prima vera donna con cui sei stato a letto, quella con cui hai perso la tua vergine vita rimane lì per sempre incisa nel tuo immaginario.
No, nella mente no, non è che penso a lei spessissimo anzi uso il suo ricordo quando mi incazzo.
Loredana è terapeutica, scopava da Dio, ma era una stronza che Lui stesso solo lo sa.
Egocentrica, egoista, egoformata, egostronza ed in fine, visto anche il suo comportamento, egoputtana.
Si, non mi ha risparmiato nulla, con lei ho imparato molto sulla mia propensione sessuale e le mie fantasie inespresse, ma ho anche imparato la differenza fra amore sentimentale ed amore fisico.
Ora, nella mia mente già leggo il messaggio che Monica, una mia amica che oggi è presbite (presbite non è un partito ne una religione) ma ancora femminista mi scriverà, quindi le rispondo subito:
“Si Monica, se Loredana fosse stato uomo avrei detto di lui egoputtano”.
Non c’è differenza di genere quando uno è stronzo è stronzo e basta.
Al tempo di questa Loredana mi dipanavo fra periodi di disoccupazione e reportage, si facevo il fotoreporter.
Posso tranquillamente affermare che lei utilizzava le mie frequenti assenze per sperimentare altri modi di fare sesso in giro per poi impratichirsi meglio con me.
Nei periodi disoccupati si calmava molto, diveniva quasi noiosa.
La routine dei giorni disoccupati, intere ore passate insieme, la rendeva piatta e priva di fantasia.
Ma quando rientravo dopo un periodo di lavoro magari anche lungo, cazzo che esperienze.
La distanza la rendeva fantasiosa, vogliosa di nuove tecniche e sperimentatrice di nuove possibilità.
Insomma posso tranquillamente dire che la disoccupazione rovina la vita sessuale del disoccupato stesso.
La rende inespressiva e meccanica.
I disoccupati dovrebbero difendere il loro diritto a scopare da Dio.
Pretendere che venga messo nella costituzione il diritto al sesso fantasioso e libero che solo il lavoro può garantire.
Di contro è pur vero che se lavori puoi ritrovarti con tante corna quante sono contenute nel biblico cesto di lumache, le scelte sono scelte ed in questo caso e tematica lascio a voi decidere.
Rimanere senza corna ma distrutti da una vita monotona e piatta o pieni di corna ma felici scopatori.
Decidete voi.
Oggi ci sono andato giù con l’autocoscienza e le mie storie personali per farvi ridere che è ferragosto.
Mi rendo conto che se io sono qui a scrivere e voi siete li a leggere non è un ferragosto felice, ma un ferragosto disoccupato, deprimente.
Quindi adesso che sapete che sono un cornuto del cazzz… che avete letto e sorriso spegnete quel computer ed andate a passeggiare spensierati e felici di non essere me.
Riposate ci attende un periodo difficile ma entusiasmante, si perché difendere i propri diritti, incazzarsi e protestare è terapeutico, giusto e dovuto.
Vostro
Disoccupato-incazzato-insonne
Claudio