La trasparenza secondo il comune di Sassoferrato e non solo.
COMUNE DI SASSOFERRA TO
C.A.P. 60041 PROVINCIA DI ANCONA
Piazza Matteotti, 1 Telefono: 0732/9561 Fax: 0732/956234 E-mail: info@comune.sassoferrato.an.it
Web: www.comune.sassoferrato.an.it
OGGETTO: Avviso esplorativo per la ricerca di operatori economici interessati alla presentazione di proposte progettuali mediante finanza di progetto (project financing) nei servizi per la gestione, in concessione, della rete museale e dello I.A.T. (Ufficio Informazione, Accoglienza Turistica) .
A VVISO
A seguito della ricerca di manifestazione di interesse relativa alla procedura in oggetto, si rende noto che la valutazione delle proposte progettuali pervenute si terrà in seduta pubblica il giorno Mercoledì 30 settembre 2015 alle ore 9,00 presso gli uffici della segreteria comunale situati al primo piano della sede municipale in Piazza Matteotti, 1 – Sassoferrato.
Il presente avviso è pubblicato sul sito web del Comune di Sassoferrato www.comune.sassoferrato.an.it, nonchè nell’Albo Pretorio on-line del Comune di Sassoferrato presente sul medesimo sito web.
Sassoferrato, 29 settembre 2015
PB/af
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Dott. Pietro Baldoni)
Questo avviso che riguarda la messa in gestione dei musei civici e delle aree archeologiche di interesse comunale viene emesso il giorno 29 settembre per avvisare di una seduta pubblica che si terrà il giorno seguente.
Una inusuale rapidità della macchina burocratica.
Io che sono per natura un mal pensante sempre sul pezzo non frequentando il sito comunale quotidianamente (me ne pento) non ho avuto la possibilità di andare ad ascoltare. Si avrei proprio voluto sentire di cosa in realtà stanno parlando, cosa si intende per “gestione della rete museale comunale e degli Uffici per il Turismo”.
No, non capisco proprio, sarà la mia profonda ignoranza ma non capisco come un’associazione di privati possa gestire un patrimonio importante della comunità nella più completa assenza di piani comunali sia sul turismo che sulla cultura.
Cultura non è una rassegna di arte contemporanea annuale con un costo di 80,000€ per la comunità che non vede nessuna seria campagna pubblicitaria tanto è vero che al momento ha visto meno di 50 visitatori paganti, come non è politica culturale il Face Photo News o il Vintage. C’è chi ha proposto di far diventare la rassegna Salvi un’evento biennale come viene fatto da comuni con rassegne artistiche di maggior rilievo. Questo avrebbe molto senso non solo dal punto di vista economico ma organizzativo-culturale. Non è che le tendenze artistiche cambino annualmente ed un’artista per esprimere appieno tecnica e discorso ha bisogno di un tempo adeguato che normalmente supera le annualità.
La completa e libera gestione degli spazi e degli eventi cosa ci porterà di positivo? Cosa ne guadagnerà la comunità e non i gestori? Mano libera non è sempre positiva sopratutto quando si parla di gestione della cosa pubblica o attività di pubblico interesse. Il rischio che il tutto vedrà una gestione più mirata al guadagno che non alla qualità degli eventi è molto alto visto che tra le tante strutture in oggetto stiamo parlando della sede del MAM’S che al suo interno ha un bar già allestito con un albergo pronto ai piani superiori la domanda opportuna è se anche quelle strutture fanno parte del pacchetto o no e che tipo di eventi verranno organizzati, le sale verranno rese disponibili per essere affittate o no? Chi riceverà il denaro prodotto da quella struttura?
In cose di questo genere va utilizzata la trasparenza come filosofia e non è trasparenza indire oggi una riunione per domani senza dare ne visibilità adeguata ne opportune risposte.
Ora parlo di queste iniziative inquanto cultura e turismo sono risorse che possono dare uno sbocco più che positivo al crescente numero di disoccupati. Con questi metodi non si garantisce che il futuro dipochi amici degli amici e non di una intera comunità.
Vostro
Disoccupato-incazzato-insonne
Claudio