Le Marche ed i fondi Europei

25.09.2015 08:13

Marche     Fondi Strutturali Europei     Insieme c’è futuro     Regione Marche

 

Questa è la pagina iniziale del sito europa.marche.it una pagina iniziale con tre frasette niente male. 

Le leggi ed inizi a pensare che tutte le critiche che fino ad oggi hai fatto al presidente Crescioli con la sua giunta regionale al completo erano ingiuste e che infondo, nonostante le difficoltà enormi che questo territorio sta vivendo, loro ci sono e lavorano duro. 

 

Fesr (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) con tanto di assessora, gruppo di lavoro e commissione di controllo.

 

Fse (Fondo Sociale Europeo) con tanto di assessore, programma operativo, attuazione e sorveglianza, istruzione formazione e lavoro.

 

Ma poi anche Feasr fondo agricolo europeo, Fep fondo europeo per la pesca, Fsc ex Fas fondo sviluppo e coesione e di più Cooperazione Europea ed in fine Macro regione Adriatico Jonica.

 

Madonna mia quanto lavoro e sopratutto quanti fondi europei da utilizzare 538,000,000 di risorse pubbliche disponibili per la sola agricoltura tramite Fesr. Una montagna di denaro, contadini sorridete il grano è ancora eurofinanziato. 

 

Sicuramente la regione ha un futuro niente male, anzi roseo, anzi finalmente tornerà agli antichi splendori.

 

Poi cerchi qualcosa di altrettanto eccitante nei riguardi del lavoro e del reinserimento lavorativo dei disoccupati. Ecco che finalmente arrivi, che trovi? Una pubblicazione del 17 settembre:

 

Valutazione POR Marche FSE 2007/2013: indagine sul grado di soddisfazione degli utenti dei CIOF

 

Leggi e capisci che giustamente si inizia da un’indagine di mercato finanziata con i fondi europei che deve dare un numero aritmetico sul grado di soddisfazione dell’utenza dei Ciof. Fatta con un bellissimo questionario da somministrare a soggetti estratti ( a caso?) che poi dia la possibilità di valutare se ci sono criticità da affrontare con l’apporto di interventi migliorativi.

 

Codesta bella iniziativa di una INUTILITA’ accecante viene commissionata al Raggruppamento Temporaneo di Impresa formato dalla Fondazione G. Brodolini e dall’Istituto per la Ricerca Sociale.

 

La Fondazione Brodolini nel suo sito cita come Parteners una valanga di università straniere, la Regione Marche, la Regione Marche FD Pari Opportunità ed un unico sindacato italiano la UIL.

 

L’Istituto per la Ricerca Sociale anch'esso annovera molteplici rinomati partner istituzionali e non, fondazioni bancarie ma anche e sopratutto la Fondazione Brodolini.

 

Ora l’assessore Loretta Bravi (UDC) ha avuto in passato collaborazioni con la Fondazione Brodolini o con L’Istituto per la Ricerca Sociale? Non ne sono a conoscenza ma la questione non ha alcuna importanza. Una domanda retorica che non riceverà alcuna risposta.

 

La cosa che più mi importa è che il nuovo corso regionale continua imperterrito sulla sua strada di spreco di risorse economiche pubbliche o Europee in iniziative di discutibile utilità.

 

Per sapere se i Ciof funzionano sarebbe bastato vedere le percentuali di avviamento al lavoro che li riguardano e per valutarne l’efficenza ed il rapporto con l’utenza sarebbe bastato fare due domande ai disoccupati in fila che avrebbero risposto gratis.

La soluzione della disoccupazione non passa dallo spreco di denaro pubblico.

 

Vostro

 

Disoccupato-incazzato-insonne

 

Claudio