Paese piccolo e mormorii imperituri.
Paese piccolo e mormorii imperituri.
Quello che ho percepito parlando con una mia conoscente delle critiche che ho fatto sulla gestione del bene comune del paese dove risiedo, sulle scelte economiche che in moltissimi casi non fanno percepire assolutamente un progetto unitario di sviluppo del territorio è che alcuni rappresentanti le istituzioni da me criticati rispondono con affermazioni a dir poco provinciali.
Io starei facendo tutto questo baccano alla ricerca di una soluzione positiva per le mie difficoltà lavorative, economiche e che sarei imbruttito dalle mie difficoltà mediche.
Come risposta alla mie critiche, che penso costruttive, alla mia voglia di vedere questo paese, Sassoferrato, insieme alla mia nazione prendere una deriva positiva dove il bene comune è conservato e difeso da ingordigie di parte e dove la programmazione di politiche sul lavoro, scelte di indirizzo industriale, scelte economiche vengano fatte e pienamente condivise con la comunità è da annoverare fra le più belle che ho mai ricevuto.
Non è assolutamente criticabile che un comune decida di finanziare con fondi pubblici una iniziativa di una cooperativa privata che va a collidere con gli equilibri commerciali esistenti sul territorio, come non è criticabile che un comune segua una rotta di privatizzazione dei beni culturali. Che tutte le scelte che vengono fatte hanno il sapore di interventi ad oc senza che abbiano una chiara visione del futuro poi non è solo non criticabile ma una mia maldicenza di personaggio buio e senza futuro.
Che qui a Sassoferrato, come nella regione Marche, come in tutta la nazione le scelte di politica del lavoro o non si fanno o quando vengono fatte sono di parte ed ad uso e consumo dei soli datori di lavoro è una mia maldicenza.
Che i fondi pubblici vengono sperperati in tasche di privati cittadini o associazioni che hanno come solo punto positivo la conoscenza delle persone giuste sedute sulle giuste poltrone è una mia fissazione.
Che qui a Sassoferrato, come in moltissime altre realtà locali si è svenduto beni comuni per favorire dei privati sino al punto che le uniche cose di pubblica proprietà che sono rimaste sono le strade cittadine ma anche quelle vedranno presto una gestione privatizzata è una falsità.
Che gli appalti pubblici di valore vengono assegnati sempre e solo alle solite ditte legate a doppio filo a ben precise lobby di potere locale non è assolutamente vero e che i lavori pubblici sembrano fatti ad orologeria per essere poi riparati dalle stesse ditte o subappaltati a ditte amiche è un mio punto di vista sbagliatissimo.
Che a Sassoferrato come in tutta la nazione i servizi pubblici vengono gestiti tenendo solo presente la loro fattibilità economica e non la loro validità sociale non è vero.
Tutto questo è una mia idea fissa e ne parlo solo perché sono costantemente alla ricerca di una mia soluzione personale. Vero, come è vero che la lista che ha vinto le elezioni qui a Sassoferrato si chiama “Amministriamo insieme” e che il PD è un partito di centro sinistra, che in paese non si è minimamente a conoscenza delle scelte che vengono fatte in comune e che il partito di centro sinistra è quello del jobs act è una mia fissazione da disoccupato invalido imbruttito.
Vostro
Disoccupato-incazzato-insonne
Claudio