Una settimana di blog di un casalingo in crisi di nervi.

09.08.2015 06:24

Una settimana di blog di un casalingo in crisi di nervi.

 

Una settimana che vi rompo le palle, che scrivo questa specie di diario di un disoccupato che non ce la fa più ad essere disoccupato.

 

328 visitatori unici, ho chiesto in giro e questo significa che 328 persone sono entrate su questo sito e sono state contate una sola volta e non verranno più ricontate.

 

Mi vedo questi visitatori hanno letto ed hanno sospirato pensando 

“Cazzo meno male che non sono io ridotto così!” 

O peggio 328 persone che sono state contate e non verranno ricontate che hanno pensato 

”Cazzo ma la disoccupazione me ridurrà come sto poveraccio!”.

 

L’altro giorno a colazione il piccoletto mi ha chiesto cosa significa disoccupato.

 

Tesò disoccupato significa che papà non lavora e che non riesce a trovare lavoro. 

E che fai tutto il giorno, chiede lui. 

Papà tutto il giorno cerca lavoro, poi pensa a voi. Lava i piatti prepara il pranzo e pensa alla cena, fa la spesa, pulisce i gatti insomma aiuta mamma in casa.

 

Tutto il tempo così? e tutto l’altro tempo? 

Bè papà legge, gioca con i video games, scrive.

E la mamma? 

Bè la mamma lo sai che lavora, si alza e va in fabbrica. 

E quando lei è in fabbrica? 

Be te l' ho detto papà pensa alla casa. 

 

A papà sei più furbo tu de mamma. 

 

Credo che devo studiare un modo migliore per far capire al piccoletto che disoccupato non è fico. 

 

Come non è fico andare all’ennesima intervista in cui la domanda chiave quella che farà di me uno produttivo o mi lascerà casalingo in crisi di nervi mi verrà fatta e la fanno proprio tutti.

 

La sua qualità migliore? 

 

La mia qualità migliore è che non sono uno sesso-centrato quindi non toccherò le tette a tutte le mie colleghe, non metterò incinta il caporeparto e non fotterò il direttore. 

Insomma sono uno tranquillo che non pensa solo al sesso, però devo dirle che lei ha due tette da paura che pesano non meno di 4kg l’una. Un sogno.

 

Come si vede fra 10 anni? Questa è un classico.

 

Bella tettona, io ciò 52 anni. 

Fra dieci anni me vedo ricoverato dopo il 4 infarto, con il diabete a palla che sogno una ciambella allo zucchero mentre mi rianimano con le piastre. 

Tu sarai ancora lì per fare domande del cazzo a nome di un datore di lavoro del cazzo che cerca un cazzo di addetto alla pulizia dei cessi. 

Ecco come sarà fra 10 anni.

 

Insomma buona domenica e grazie 328 visitatori unici, 612 visite e 21,400 lettori dei singoli scritti.

 

Vostro sempre qui a scrivere

 

Disoccupato-incazzato-insonne

 

Claudio